Differenti dichiarazioni rese dal lavoratore PDF Stampa E-mail
Il tribunale di Agrigento in data 8 aprile 2011 ha emesso una interessante sentenza a firma del giudice dott. Alfonso Pinto che verte sulla differenza tra rapporto di lavoro subordinato e rapporto di volontariato e sul disconoscimento del secondo a favore del primo.
Ma quella che colpisce di più e su cui ci si sofferma, prima di rimandare alla lettura per intero della sentenza, è la parte che riguarda le interviste rilasciate dalle lavoratici in sede amministrativa (in questo caso all'Ispettorato del Lavoro di Agrigento) e le dichiarazioni rese dalle stesse in sede giudiziaria. Tra le prime e le seconde vi è stato un particolare scostamento. L'interesse è stato attirato dal costante indirizzo del Tribunale agrigentino ancora ribadito nella sentenza secondo cui “non vi è motivo per cui dovrebbero privilegiarsi le dichiarazioni rese in udienza rispetto a quelle  sottoscritte davanti agli ispettori: in generale, si ritiene anzi che quest'ultime, rese senza preavviso, siano più genuine e sincere in quanto non “inquinate” dalla volontà di favorire il proprio datore di lavoro.”
Il Tribunale, inoltre, analizza il comportamento del lavoratore per sottolineare la scarsa attendibilità addotta nel giustificare il contenuto delle differenti dichiarazioni: “Il lavoratore avrebbe sottoscritto una dichiarazione che non rispecchiava la realtà di quello che aveva affermato all'ispettore, solo perché l'ispettore l'avrebbe frainteso o perché - come nella specie – si sarebbe creata confusione con l'arrivo degli ispettori.”